Infarto miocardico
Aggiornamento in Medicina
I dati attualmente disponibili indicano una interazione farmacologica tra la Morfina e gli inibitori del recettore P2Y12 per via orale, quando somministrati insieme.
Lo studio IMPRESSION ha valutato l'influenza della infusione della Morfina sulla farmacocinetica e farmacodinamica di Ticagrelor ( Brilique ) e del suo metabolita attivo AR-C124910XX nei pazienti con infarto miocardico acuto.
Nello studio, randomizzato, in doppio cieco, i pazienti sono stati assegnati a ricevere per via endovenosa Morfina ( 5 mg ) oppure placebo, seguiti da una dose di carico di 180 mg di Ticagrelor.
La farmacocinetica è stata determinata con la cromatografia liquida associata alla spettrometria di massa, e gli effetti antiaggreganti di Ticagrelor sono stati misurati con un massimo di tre diversi test di funzionalità piastrinica: saggio di fosforilazione della fosfoproteina vasodilatatore-stimolata, aggregometria a elettrodi multipli e VerifyNow.
La valutazione di farmacocinetica e farmacodinamica è stata eseguita in 70 pazienti ( 35 in ciascun gruppo di studio ).
La Morfina ha abbassato l'esposizione totale a Ticagrelor e al suo metabolita attivo del 36% ( AUC 0-12: 6.307 vs 9.791 ng h/ml; P=0.003 ) e del 37% ( AUC 0-12: 1.503 vs 2.388 ng h/ml; P=0.008 ), rispettivamente, con un ritardo concomitante nella massima concentrazione plasmatica di Ticagrelor ( 4 vs 2 ore; P=0.004 ).
L'analisi di regressione multipla ha mostrato che più bassi valori di AUC 0-12 per Ticagrelor erano indipendentemente associati con la somministrazione di Morfina ( P=0.004 ) e la presenza di infarto miocardico con sopraslivellamento del segmento ST ( P=0.014 ).
Tutti e tre i metodi di valutazione della reattività piastrinica hanno mostrato un effetto antiaggregante più forte nel gruppo placebo e una maggiore prevalenza di reattività piastrinica elevata nei pazienti trattati con Morfina.
In conclusione, la Morfina ritarda e attenua l'esposizione e l’azione di Ticagrelor nei pazienti con infarto miocardico. ( Xagena2016 )
Kubica J et al, Eur Heart J 2016; 37; 245-252
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