Infarto miocardico
Aggiornamento in Medicina
La rivascolarizzazione miocardica tempestiva con intervento coronarico percutaneo ( PCI ) riduce le dimensioni dell'infarto e migliora gli esiti nei pazienti con infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST ( infarto STEMI ).
Tuttavia, fino al 50% della perdita di miocardio vitale può essere attribuito al danno da riperfusione e alla risposta infiammatoria associata.
È stato valutato l'effetto dell'inibitore del recettore dell'interleuchina-6 ( IL-6 ), Tocilizumab ( RoActemra ) sul salvataggio del miocardio nell'infarto STEMI acuto.
Lo studio ASSAIL-MI era uno studio randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo condotto in 3 centri per PCI ad alto volume in Norvegia.
Erano eleggibili i pazienti ricoverati con infarto STEMI entro 6 ore dall'insorgenza dei sintomi.
I pazienti consenzienti sono stati randomizzati a ricevere prontamente una singola infusione di 280 mg di Tocilizumab oppure placebo.
L'endpoint primario era l'indice di salvataggio del miocardio misurato mediante risonanza magnetica dopo 3-7 giorni.
Sono stati randomizzati 101 pazienti a Tocilizumab e 98 pazienti a placebo. L'indice di salvataggio del miocardio è stato maggiore nel gruppo Tocilizumab rispetto al gruppo placebo ( differenza tra i gruppi aggiustata 5.6 punti percentuali, P=0.04 ).
L'ostruzione microvascolare è stata meno estesa nel braccio Tocilizumab, ma non c'è stata alcuna differenza significativa nella dimensione dell'infarto finale tra il braccio Tocilizumab e il braccio placebo ( 7.2% vs 9.1% del volume miocardico, P=0.08 ).
Gli eventi avversi sono stati distribuiti uniformemente tra i gruppi di trattamento.
Tocilizumab ha aumentato il salvataggio miocardico nei pazienti con infarto miocardico con sopraslivellamento ST in fase acuta. ( Xagena2021 )
Broch K et al, J Am Coll Cardiol 2021; 77: 1845-1855
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