Infarto miocardico
Aggiornamento in Medicina
L’effetto clinico della aspirazione intracoronarica di routine del trombo prima dell’intervento coronarico percutaneo ( PCI ) nei pazienti con infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST ( STEMI ) non è certo.
È stato condotto uno studio per valutare se l’aspirazione del trombo fosse in grado di ridurre la mortalità.
Lo studio multicentrico, prospettico, randomizzato, controllato e in aperto, prevedeva un arruolamento di pazienti dal registro SCAAR ( Swedish Coronary Angiography and Angioplasty Registry ), e la valutazione degli endpoint attraverso registri nazionali.
In totale, 7244 pazienti con infarto STEMI che si dovevano sottoporre a intervento coronarico percutaneo sono stati assegnati in maniera casuale ad aspirazione manuale del trombo seguita da intervento coronarico percutaneo o al solo intervento coronarico percutaneo.
L’endpoint primario era la mortalità per tutte le cause a 30 giorni.
Nessun paziente è stato perso al follow-up.
Decesso da qualcunque causa si è manifestato nel 2.8% dei pazienti nel gruppo aspirazione del trombo ( 103 di 3621 ), rispetto al 3.0% nel gruppo solo intervento coronarico percutaneo ( 110 dei 3623 ) ( hazard ratio, HR=0.94; P=0.63 ).
I tassi di ricovero in ospedale per infarto del miocardio ricorrente a 30 giorni sono stati pari a 0.5% e 0.9% nei due gruppi, rispettivamente ( HR=0.61; P=0.09 ), e i tassi di trombosi dello stent sono stati 0.2% e 0.5%, rispettivamente ( HR=0.47; P=0.06 ).
Non sono emerse differenze significative tra i gruppi per quanto riguarda il tasso di ictus o complicazioni neurologiche al momento delle dimissioni ( P=0.87 ).
I risultati sono stati comparabili in tutti i principali sottogruppi prespecificati, inclusi i sottogruppi definiti in base all’impatto del trombo e al flusso coronarico prima della procedura PCI.
In conclusione, l’aspirazione di routine del trombo prima dell’intervento coronarico percutaneo, rispetto al solo intervento coronarico percutaneo, non ha ridotto la mortalità a 30 giorni tra i pazienti con infarto STEMI. ( Xagena2013 )
Fröbert O et al, N Engl J Med 2013; 369: 1587-1597
Cardio2013