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Infarto miocardico acuto: la normalizzazione della glicemia associata a una migliore sopravvivenza


Elevati livelli di glicemia al momento del ricovero ospedaliero sono associati ad un aumento della mortalità nei pazienti con infarto acuto del miocardio.
Rimane da chiarire se la normalizzazione della glicemia sia associata a un miglioramento della sopravvivenza e se gli esiti dei pazienti che vanno incontro a risoluzione spontanea dell’iperglicemia siano diversi rispetto da quelli che raggiungono la normalizzazione dopo una terapia con Insulina.

Lo studio ha riguardato 7.820 pazienti iperglicemici ( glicemia al momento del ricovero: maggiore o uguale a 140 mg/dl ) con infarto miocardico acuto.

Dopo aggiustamento per multivariabili, i più bassi livelli medi di glicemia post-ricovero erano associati a una migliore sopravvivenza.

Rispetto a livelli glicemici post-ricovero inferiori a 110 mg/dl, l’odds ratio ( OR ) è risultato, rispettivamente, pari a 2.1, 5.3, 6.9 e 13.0, per livelli medi compresi tra 110 e inferiore a 140, tra 140 e inferiore a 170, tra 170 e inferiore a 200 e maggiore o uguale a 200 mg/dl.

Sono stati osservati risultati simili tra i due gruppi di pazienti, quelli che non hanno e quelli che hanno assunto Insulina ( p=0.74 ).

All’analisi di propensity-matching, l’incidenza di mortalità era simile tra i pazienti trattati con Insulina e quelli non-trattati nello spettro dei livelli medi di glicemia post-ricovero ( range: p=0.15 a p=0.91 ).

In conclusione, nei pazienti con iperglicemia ospedalizzati per infarto miocardico acuto, la normalizzazione della glicemia dopo il ricovero è associata a una migliore sopravvivenza sia nei soggetti trattati con Insulina che in quelli non-trattati. ( Xagena2009 )

Kosiborod M et al, Arch Intern Med 2009; 169: 438-446


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